giovedì 24 novembre 2016

L'azienda: Suginoya


Nel Kyushu settentrionale, ad ovest della città di Fukuoka, si estende l'area di Itoshima. Si tratta di una penisola piuttosto vasta, che negli ultimi anni ha accresciuto la propria notorietà soprattutto per via della sua produzione agricola. Originariamente Itoshima era un po' "l'orto di Fukuoka", ma oggigiorno la fama dei suoi prodotti agroalimentari, ormai un vero e proprio brand, arriva fino a Tokyo. Oltre al riso, si producono orzo, ortaggi, frutta e anche carni pregiate di manzo, prontamente denominate Itoshimagyu. Al di là dell'aspetto produttivo, Itoshima è un'area famosa anche per il turismo: rilassanti paesaggi rurali all'interno e alcune tra le più belle spiagge del Giappone. All'interno di questo contesto sorge l'azienda protagonista di questo post: Suginoya (ricordo che la pronuncia della "g" è sempre dura nel giapponese, quindi si legge "sughinoya"). Il marchio Suginoya appartiene all'azienda Hamachi Shuzo, fondata nel 1870, sebbene a Itoshima la tradizione di produrre sake risale a tempi ancora più antichi. L'azienda sorge quasi all'ingresso dell'areale di Itoshima, ancora all'interno dei confini del comune di Fukuoka. Il posto è un vero piacere da visitare. L'azienda presenta infatti un punto vendita all'interno dell'edificio storico in legno, è possibile inoltre visitare parte degli antichi locali per le fermentazioni (i moderni impianti sono in un capannone adiacente), ed infine è presente una zona ristoro dove è possibile acquistare o mangiare sul posto pane e altri prodotti alimentari. Spesso si tengono anche degli eventi in cui si possono gustare piatti caldi e prodotti locali, come le famose ostriche. Insomma, Suginoya è diventata una meta per molti tour enogastronomici, li definiremmo in Italia. Oltre al sake, Suginoya produce anche birre, e questo è un aspetto tutt'altro che secondario, per almeno un paio di motivi: primo, in Giappone il fenomeno delle birre artigianali o locali (jibiiru) è andato ormai ben oltre la moda, ed è una realtà consolidata con cui anche i grandi marchi storici devono confrontarsi; secondo, Suginoya fa delle ottime birre!
Le birre Suginoya sono dei prodotti di nicchia e anche a Fukuoka si trovano solo nelle enoteche e nei negozi di prodotti locali, in altre città del Giappone la ricerca sarà ancora più ardua (si possono comunque acquistare via internet, sul sito aziendale). Attualmente in produzione ci sono una amber ale, una pale ale, una stout e una altbier. Invece, chi ha la fortuna di visitare l'azienda potrà comprare anche le esclusive birre crude. Di queste ultime sono sempre in produzione una amber ale, una pale ale e una stout, a cui talvolta si aggiunge qualche piccola batch in edizione limitata. In degustazione oggi proprio l'edizione limitata di questo autunno/inverno, una bock di classica ispirazione tedesca, come del resto un po' tutte le birre Suginoya.

Raizan Bock Bier
Colore foglia di tabacco dai riflessi ambrati, opalescente; schiuma molto fine, un po' scarsa, color bianco cenere. Oltre ai profumi del malto tostato, si sentono liquirizia, caramello, pane, e già qualche nota di latticini. Infatti in bocca è molto morbida e a farla da padrone è l'acido lattico, quasi per niente controbilanciato dal tenore alcolico, e nemmeno dalle bollicine. Si tratta di una birra particolare, piacevole, ma che manca un po' di forza, per considerarsi una bock.

雷山ボックビール
Alcol: 5%
Prezzo: 820 Yen + tax (720 ml)

Wazen Asirai
Si tratta di un namazake, un sake "crudo", ovvero non pastorizzato all'imbottigliamento. Inoltre non è addizionato di alcol (junmai), né di acqua (genshu). Riguardo alla politura dei chicchi, è un ginjo, cioè prodotto con chicchi di riso politi di almeno il 40% del loro peso, o, se preferite, con meno del 60% del chicco rimasto dopo la politura.
All'aspetto è limpido, quasi giallo verdolino, consistente. All'olfatto è abbastanza intenso, poco complesso ma abbastanza fine; si sentono profumi di frutta fresca bianca (melone bianco). In bocca è secco, caldo, morbido. L'umami è quasi assente. E' piacevolmente fresco e sapido. Decisamente meglio al palato questo sake, perché lo spettro olfattivo non è dei più vasti, e nemmeno dei più intriganti. Lo definirei però un sake beverino, perché la sua forza è senza dubbio lì: per quella facilità con cui si continua a cercare il bicchiere. Attenzione ovviamente all'alcol, perché i 17 gradi poi presentano il conto. Lo trovo in definitiva un sake piacevole per pasteggiare, abbinato a piatti non particolarmente importanti.

和膳会釈
ottobre 2016
Alcol: 17%
Varietà: n.d. 100% riso nazionale
Chicco (seimai buai): 55% (50% starter)
Peso del sake (nihonshudo): n.d.
Prezzo: 1830 Yen (720 ml)

www.suginoya.co.jp

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